QUANDO RIVOLGERSI A UN COUNSELOR?

Quando decidi di  prenderti cura di te stesso.
Di concederti un momento di pausa e di rigenerazione per la mente e lo spirito.

Quando stai attraversando un momento difficile e  hai bisogno di una guida che ti accompagni nell’attraversarlo.

Quando ti senti bloccato da qualche cosa, teso, confuso, indeciso e hai bisogno di ripristinare il flusso della tua vita.

Quando difficoltà, stanchezza e stress compromettono la tua vitalità e  i rapporti con gli altri.

Quando hai difficoltà a rilassarti.

Quando senti poca stima di te e un senso di inadeguatezza.

Se hai difficoltà nel tuo rapporto con il denaro o con l'autorità.

Quando vuoi accedere con efficacia alla tua creatività per risolvere i problemi.

Quando sei sempre “troppo occupato”e hai perso il contatto con la tua vita.

Quando c’è un distacco o una perdita.

quando ci sono momenti difficili con le persone che ami.

Quando hai bisogno semplicemente  di una mano per proseguire lungo il cammino.

COS'E' IL COUNSELING?

Il counseling è un percorso di crescita, di responsabilizzazione, di maturazione durante il quale siamo seguiti da un professionista, il counselor. Il counseling non è una forma di terapia (medica o psicologica) né di sostegno psicologico.

Il counselor è il professionista che esercita il counseling.

Il counselor ci accompagna verso mete e obiettivi che noi stessi abbiamo stabilito, e aiuta a far sì che ognuno di noi possa dare il meglio di se stesso: nella vita privata, nella scuola, nel lavoro, nei rapporti di coppia e familiari. Ognuno di noi possiede delle potenzialità e delle risorse: il counselor ci aiuta ad esprimerle.

Il counseling professionale è un'attività il cui obiettivo è il miglioramento della qualità di vita del cliente, sostenendo i suoi punti di forza e le sue capacità di autodeterminazione.

Il counseling offre uno spazio di ascolto e di riflessione, nel quale esplorare difficoltà relative a processi evolutivi, fasi di transizione e stati di crisi e rinforzare capacità di scelta o di cambiamento.

E' un intervento che utilizza varie metodologie mutuate da diversi orientamenti teorici. Si rivolge al singolo, alle famiglie, a gruppi e istituzioni. Il counseling può essere erogato in vari ambiti, quali privato, sociale, scolastico, sanitario, aziendale.

(Definizione dell'attività di counseling approvata dall'Assemblea dei soci ASSOCOUNSELING in data 2 aprile 2011)
 

“Se una persona si trova in difficoltà, il modo migliore di venirle in aiuto non è quello di dirle esplicitamente cosa fare, quanto piuttosto di aiutarla a comprendere la situazione e a gestire il problema facendole prendere, da sola e pienamente, le responsabilità delle proprie scelte e decisioni. Gli individui hanno in se stessi ampie risorse per auto-comprendersi e per modificare il loro concetto di sé.”

Carl Rogers

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Come avviene un incontro di Counseling?

Avviene attraverso un colloquio.

Il colloquio avviene in uno spazio  dove il Cliente potrà raccontarsi trovando un ascolto partecipe, attivo e amorevole.

In questo  spazio di accoglienza e di non giudizio egli potrà trovare dentro di sè le risorse per giungere ad una miglior comprensione e alla risoluzione del problema che lo ha portato a richiedere l'intervento del Counselor.

Durante il colloquio viene data l'opportunità  al cliente di avere dunque questo spazio protetto per esplorarsi interiormente, al fine di arrivare  ad una situazione di maggiore congruenza interiore e conseguentente di migliorare il suo livello di benessere.

Il colloquio di counseling in  tempi brevi può portare alla risoluzione di un problema specifico con contenuti emozionali di disagio (connesso alla comunicazione interpersonale, alla relazione affettiva, alla presa di decisioni , all’orientamento di vita e di lavoro).

 

La presenza

 

Attraverso le sessioni di Counseling Olistico non ci si limita a aiutare la persona a trovare  una soluzione ad un problema specifico nel quotidiano, ma si mira a qualcosa di più esistenziale: aiutarla a liberarsi dell’identificazione con la mente e con la sua tendenza a generare problemi.

 Lavorando da questa prospettiva  la visione del cliente, di solito concentrata sul problema, può avere un orientamento completamente nuovo, basato sulla presenza.

La presenza ci permette di essere in contatto con il nostro reale sentire, mettendo una distanza tra ciò che ci racconta la mente e ciò che è.